Consagra Pietro

Pietro Consagra (Mazara del Vallo, 6 ottobre 1920 – Milano, 16 luglio 2005). E’ uno scultore, tra i più prestigiosi esponenti dell’astrattismo italiano. Compiuti gli studi all’Accademia di Palermo, nel 1944 si trasferisce a Roma. Qui lavora nello studio di Guttuso, dove conosce Piero Dorazio, Ugo Attardi, Carla Accardi, Perilli, Guerrini, Turcato e Sanfilippo. Assieme a questi artisti prepara nel marzo del 1947 il manifesto del gruppo astrattista “Forma 1. Le sue sculture esprimono il ritmo drammatico della vita di oggi con elementi plastici che dovrebbero essere la sintesi formale delle azioni dell’uomo a contatto con gli ingranaggi di questa società dove è necessaria volontà, forza, ottimismo, semplicità, chiarezza. Nel 1978 è tra i promotori di un documento sulla salvaguardia dei centri storici che prese il nome di Carta di Matera. Per la ricostruzione di Gibellina nel Belice realizza nel 1981 una grande stella, alta 24 metri, in acciaio inox. Fra le sue ultime grandi opere, nel 1998, esegue una scultura in marmo, dedicata a Giano, alta più di cinque metri, situata a Largo Santa Susanna a Roma. Insignito della medaglia d’oro come Benemerito della Cultura e dell’Arte dal presidente Carlo Azeglio Ciampi, è morto il 16 luglio 2005 a Milano, dove si era stabilito negli ultimi anni di vita. E’ stato sepolto per sua espressa volontà nel cimitero di Gibellina.

Tutte le immagini sono a scopo illustrativo