Bonzagni Aroldo
Nato nel 1887 a Cento frequentò la locale Scuola di Disegno e Ornato intitolata al concittadino Guercino sotto la direzione di Marcello Basilio Mallarini e, dietro suo suggerimento, nel 1906 si trasferisce con la madre a Milano, dove si iscrive all’Accademia di Brera sotto la guida di Cesare Tallone.
Bonzagni Aroldo Rivolge il suo interesse alla realtà che osserva con una vena d’ironia. Numerosi i suoi lavori grafici, influenzati anche dalla conoscenza della rivista Ver Sacrum e dal contatto con la cultura di matrice secessionista esposta in quegli anni alla Biennale.
Dal 1910 al 1911 si dedica alla decorazione di una villa a San Donnino della Nizzola, nei pressi di Modena. Nel 1912 espone a Milano nella Mostra della pittura e scultura rifiutata, espone poi alla Biennale di Venezia.
Nel 1913 espone a Bergamo nella Mostra nazionale della caricatura e l’anno seguente si reca in Argentina dove espone, collabora con illustrazioni in importanti riviste ed esegue alcuni affreschi nell’ippodromo di Buenos Aires. Di ritorno in patria, espone a Milano nel 1915.
Negli ultimi tempi la sua arte è sempre più rivolta al mondo degli umili e dei derelitti. Durante la guerra mondiale si dedica anche ad illustrazioni di sostegno patriottico. Muore a Milano il 30 dicembre 1918, colpito dall’epidemia di influenza spagnola.
A Cento gli venne dedicata nel 1959 la Galleria d’arte moderna Aroldo Bonzagni. Nello stesso anno alcune sue opere (Il girovago addormentato, Cavalli, Veglione alla Scala, Molinari, il violinista ambulante e Il cieco) vengono esposte alla mostra 50 anni d’arte a Milano. Dal divisionismo ad oggi, organizzata dalla Permanente.
Tutte le immagini sono a scopo illustrativo