Dazzi Arturo

Nel 1892 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Carrara dove la sua presenza è documentata fino al 1899.

Nel 1901 gli viene assegnato il pensionato artistico provinciale triennale che gli consente di studiare a Roma, dove rimarrà fino al 1925. In questi primi anni del secolo, la maggior parte delle opere di Dazzi sono percorse dalla tematica verista a sfondo sociale.

Partecipa alle edizioni dell’Esposizione Nazionale d’Arte Giovanile di Napoli del 1912 e 1913 e approda alla Biennale di Venezia del 1914 con opere che dimostrano l’interesse ma la non completa adesione dello scultore ai moduli liberty.

Negli anni tra il 1918 e 1926 Dazzi vince numerosi concorsi romani ed esegue lavori di decorazione per Marcello Piacentini; realizza, inoltre, numerosi Monumenti ai Caduti in diverse città d’Italia, tra cui quello di Genova, progettato con lo stesso Piacentini ed inaugurato nel 1931.

Arturo Dazzi dimostra sempre maggiore interesse alla pittura, tanto che in occasione della II Quadriennale romana parteciperà con una cera e diciannove dipinti ad olio.

Premiato alla Esposizione d’Arte Moderna di Budapest e all’Esposizione Internazionale di Parigi rispettivamente nel 1936 e 1937, viene nominato Accademico d’Italia ed è incaricato da Mussolini della realizzazione del Monumento a Guglielmo Marconi da erigersi nella Piazza Imperiale all’Esposizione Universale di Roma del 1942; Dazzi progetta una stele alta quarantacinque metri decorata da novanta pannelli ad altorilievi, inaugurata nel 1959.

Tra le sue ultime opere si ricordano il Monumento a San Francesco per Vittoria Apuana, nel 1962, ed il Monumento a Dante per Mulazzo della Lunigiana del 1966.

 

ARTURO DAZZI ( Carrara 1881 – Pisa 1966 ) “Giovane donna” scultura in marmo (h cm 100) Firmata in basso a destra

ARTURO DAZZI (CARRARA, 1881 – PISA, 1966) IRRUZIONE, Carboncino su carta, cm. 35×45

Tutte le immagini sono a scopo illustrativo