Pasmore Victor

Victor Pasmore nasce nel 1908 a Chelsham nel Surrey in Inghilterra. Arriva a Londra a 18 anni. La morte del padre lo costringe a lavorare per guadagnarsi da vivere; è impiegato al London County Council (1927-37), alla sera però segue sempre dei corsi alla Scuola Centrale delle Arti e Mestieri londinese (1927-31). La sua prima esposizione viene organizzata nel ’32 alla Cooling Gallery di Londra. E’ comunque solo nel 1938, malgrado precedenti partecipazioni a mostre, che Pasmore decide di consacrarsi esclusivamente alla pittura. All’epoca è uno dei soci fondatori del gruppo neo-impressionista di Euston Road (con Claude Rogers, Graham e Vanessa Bell, William Coldstream) e dell’omonima scuola, il cui programma è quanto mai retrogrado. La sua arte allora testimonia di un risoluto antimodernismo; il pittore è influenzato dagli impressionisti come Whistler, Walter Sickert, Condor o Chardin e dal “pointillisme” di Seurat. Victor Pastore evolve radicalmente nel ’47, buttandosi nell’astrazione. I suoi paesaggi adesso si riducono ad un gioco di punti e di linee. Dal ’47 al ’52 l’artista usa la tecnica del collage perché vuole astrarsi dalla sensazione, c’è lo sforzo di un approccio più analitico del soggetto. Negli anni ’50-51 Pasmore si unisce al gruppo che si è formato intorno a Ben Nicholson a St Yves in Cornovaglia. Nel ’51 l’artista partecipa a Londra all’esposizione “Arte Astratta”, che è stata la prima del genere dopo la guerra. Dopo il periodo dei collage, Pasmore sente il bisogno di concepire delle opere in rilievo, seppur moderato; a questo fine utilizza dei materiali sommari che gli permettono effetti semplici oppure dei materiali più sofisticati come il plexiglas che permette effetti di trasparenza o di riflessi. In questa fase l’artista usa solo il bianco ed il nero. In seguito ci saranno, sovrapposti, degli elementi puramente geometrici e delle superfici colorate irregolari. Nel ’59 Pasmore elabora un metodo di insegnamento ricavato dal Bauhaus. Dal ’55 al ’57 può applicare le sue ricerche nel campo dell’architettura nella sua veste di consigliere artistico per la costruzione della nuova città Peterlee, nel frattempo vive e lavora a Londra. L’opera di Victor Pasmore raggiunge la sua piena maturità verso la fine degli anni 70, quando l’artista riprende in pieno una tecnica propriamente pittorica, forme pesanti che si collegano le une alle altre. Dopo un passato artistico che francamente non sembrava proprio predisporlo alla modernità, Victor Pasmore si è invece rivelato uno degli esponenti di spicco dell’astrazione costruttivista e del rilievo della pittura inglese. Victor Pasmore si spegne nell’isola di Malta nel 1998, era il suo luogo di residenza dal ’66.