Rosai Ottone

Figlio di un artigiano, conseguito il diploma all’Istituto Statale d’Arte frequenta l’Accademia di Belle Arti, da cui viene espulso dopo pochi anni per cattiva condotta. Prosegue pertanto come autodidatta, e in questo periodo sono significativi gli incontri con Giovanni Papini e soprattutto con Ardengo Soffici, che lo avvicina all’arte futurista e al movimento di Marinetti. Da qui traggono ispirazione le sue prime opere (Bottiglia + zantuntun, 1912). Prima del rigore pittorico degli anni venti e trenta, alla fase futurista si alterna un breve periodo cubista (Paesaggio, 1914)

OTTONE ROSAI (FIRENZE, 1895 – IVREA, 1957) PAESAGGIO, 1950

OTTONE ROSAI (FIRENZE, 1895 – IVREA, 1957) AUTUNNO, 1950
 OTTONE ROSAI (FIRENZE, 1895 – IVREA, 1957) PICCOLO PAESE, 1952

Tutte le immagini sono a scopo illustrativo