Dudreville Leonardo

MARCELLO DUDOVICH (1878 – 1962)

Nato da una famiglia di origine francese (il nome della famiglia Dudreuil verrà successivamente trasformato in Dudreville). Rimasto cieco da un occhio all’età di nove anni giocando con una balestra, nel 1902 troncò gli studi classici a cui il padre magistrato lo aveva avviato, dichiarando di voler fare il pittore. Si trasferì ben presto a Milano dove compì i suoi studi presso l’Accademia di Brera: qui venne in contatto con l’ambiente divisionista lombardo che influenzò fortemente la sua opera lungo il corso del suo primo periodo artistico. Nel 1906 si recò a Parigi con Anselmo Bucci e lo scrittore Mario Bugelli. Insoddisfatto vi restò solo per pochi mesi, per poi di tornare in Italia e stabilrsi per qualche tempo a Borgo Taro nel Parmense, dove eseguì il dipinto più noto di questa fase giovanile: Mattino sull’Appennino , esposto nel 1908 alla Promotrice di Torino e in seguito acquistato dal mercante Alberto Grubicy (oggi esposto alla Galleria Nazionale d’arte moderna di Roma). Nel frattempo si accostò all’avanguardia futurista. Pur non aderendo al movimento, si interessò al concetto di ritmo e al suo rapporto con il colore, fondando il gruppo “Nuove tendenze”. La sua posizione teorica in quegli anni era fondata su una corrispondenza tra stato d’animo e colore. Conobbe, inoltre, Boccioni e i futuristi, ma non venne incluso tra i firmatari del loro Manifesto.

Leonardo Dudreville (Venezia 1885 – Ghiffa 1975) LA RISAIA olio su tavoletta, cm 26×36

Leonardo Dudreville (Venezia 1885 – Ghiffa 1975) BOSCO, 1940 Olio su tavola cm. 27×37,2

Leonardo Dudreville (Venezia 1885 – Ghiffa 1975) PROFILO DI PAVIA olio su tavoletta, cm 18×26

Tutte le immagini sono a scopo illustrativo