Issupoff Alessio

Nasce a Vjatka il 10 marzo del 1889. Figlio di un intagliatore e doratore di icone, impara a dipingere dagli artigiani pittori che lavoravano col padre. Lascia presto Vjatka per Mosca, dove frequenta la Scuola di Pittura, Scultura e Architettura ed ha come maestri Apollinarij Michajlovic Vasnetsov, Valentin Serov e Konstantin Korovin, che lo educano alla pittura di genere, a quella paesaggistica e alla ritrattistica. Ottenuto il diploma nel 1912, viaggia prima nella regione degli Urali e poi per il Turkestan, il cui ambiente variopinto e “magico” segnerà fortemente la sua pittura. Stabilitosi a Samarcanda con la moglie Tamara Nikolaevna, vi ricopre l’incarico di direttore del locale Comitato di Restauro e Conservazione delle opere d’arte e dei monumenti cittadini. Rientra a Mosca nel 1921, dove attraversa un periodo di difficoltà materiali e morali, adattandosi al ruolo di artista “di regime”: in questo periodo produce soprattutto ritratti di alti dirigenti sovietici e scene ispirate alla Rivoluzione Russa e alle imprese dell’Armata Rossa. Afflitto da problemi di salute, nel 1925 si reca in Italia per curarsi, e qui avrà una vera rinascita, personale e artistica, tanto da decidere di prendervi stabilmente dimora.

Alessio Issupoff (Viatka (Russia) 1889 – Roma 1957) SOSTA ALL’ABBEVERATOIO olio su tela, cm 70×100

Alessio Issupoff (Viatka (Russia) 1889 – Roma 1957) CONTADINI E CAVALLI olio su tela, cm 59,5×79,5

Alessio Issupoff (Viatka (Russia) 1889 – Roma 1957) LA SOSTA olio su cartoncino pressato, cm 44×54

Tutte le immagini sono a scopo illustrativo